Salve universitari, ho una domanda: al dottorato di ricerca possono iscriversi tutti gli studenti per sostenere la prova di ammissione e poi si viene scelti o meno, oppure la prova non possono sostenerla tutti? Come funziona? Grazie :)
Buongiorno,
Volevo chiedere come dovessi comportarmi per la mia situazione relativa all'anno 2019: non mi intendo di queste cose e sono cosciente di essere ignorante. Sto cercando di informarmi.
Relativo al 2019, fino ad ottobre percepivo uno stipendio dato da un assegno di ricerca e ad ottobre 2019 ho iniziato un dottorato di ricerca vincendo una borsa di studio. Il mio datore di lavoro/sostituto di imposta penso sia l'università che mi ha fornito una CU 2020 (relativa al 2019) unica con tutti i dati. Il reddito della borsa penso sia "non imponibile", il reddito dell'assegno di ricerca penso sia un reddito normale (non ho capito se sono un dipendente, se non sbaglio figuro come paradipendente - non so cosa voglia dire). Per i contributi INPS mi sono dovuto iscrivere alla gestione separata.
Il punto è questo: queste informazioni sono il succo di quello che ho capito informandomi come potevo e non ne sono sicuro. C'è qualcuno che può aiutarmi a conferma o smentire ciò?
Altra domanda riguarda la dichiarazione dei redditi: io nel 2020 non penso di aver fatto la dichiarazione dei redditi. Non ho capito se avrei dovuto farla o no. In caso mi consigliate di farla ora pagando la mora per il ritardo? Ho intenzione di chiedere l'ISEE a breve e tra i documenti che mi chiedono c'è sia il 730/PF del 2020 relativo 2019 sia borse di studio/assegni. Basta che porto la CU del 2020 relativa al 2019 che mi ha dato l'università?
Durante il 2019/2020/2021 ho fatto anche dei contratti a prestazione occasionale, sempre in università per un valore meno di 5000 euro all'anno.
Grazie!
Quante ore al giorno\settimana lavorate? Facevate spesso tardi o avevate flessibilità di andare via presto?
Ciao a tutti, mi ritrovo a scrivere qui perchè non riesco a trovare riscontro da nessuna parte.
Non conosco dottorati o dottorandi a cui potermi riferire e su internet i risultati sono ben pochi.
Volevo chiedervi la vostra esperienza di dottorato (in Italia) e il vostro parere, è davvero cosi difficile, dura e stressante la vita da dottorando? PERCHE?
Ho sempre pensato che il dottorato fosse psicologicamente piu sopportabile del percorso universitario constando solo di tanta pratica, oltretutto relativa a un argomento di forte interesse.
Probabilmente mi sono fatta questa idea perche in realtà non ho idea di come funzioni un dottorato.
Per questo mi piacerebbe leggere un po di esperienze personali.
So che tutto dipende dal tipo di dottorato (io dovrei farlo in ANTROPOLOGIA MOLECOLARE E FISICA quindi ambito scientifico) e dal professore specifico che supervisiona ma mi piacerebbe che poteste toccare anche i seguenti punti:
-Gli orari di un dottorando-Le attività che svolge un dottorando-Lo "stipendio" di un dottorando-Perchè, a detta di molti, è così dura la vita da dottorando?-E' piu dura di un lavoratore?
Ciao a tutti e grazie a chi mi risponderà in anticipo!
Ho 24 anni (vado per i 25 a fine anno) ed a luglio dovrei laurearmi in ingegneria delle telecomunicazioni. Da un po' di tempo il docente che mi segue nel progetto di tesi su cui sto lavorando, insiste (già con il progetto di tesi triennali aveva insistito per una mia collaborazione con il suo gruppo di ricerca) per farmi proseguire con un dottorato. Aggiungo che a seguito del lavoro svolto durante il progetto di tesi (ambito WSNs per IoT) dovrò - salvo imprevisti - pubblicare almeno un paper.
Ora, vedendo com'è cambiato il mondo in questi due mesi, se fino ad un anno fa escludevo quasi per certo un PhD, ora mi sto rivalutando visto che:
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la mia iniziale idea di laurearmi e muovermi all'estero per cercare lavoro è ormai diventata utopia e lo sarà probabilmente per un bel po' per un duplice motivo. il primo è la questione coronavirus, il secondo invece, riguarda i feedback ricevuti da chi è all'estero. Sentendo infatti persone emigrate in nord Europa (dove vorrei andare), purtroppo il mondo del lavoro non è poi così aperto a giovani neolaureati senza esperienze lavorative e con una preparazione puramente teorica ed accademica (lontana da ciò che chiede il mondo del lavoro) come quella fornita dalle università italiane... La seconda motivazione è quella che mi preoccupa decisamente di più, e purtroppo, vedendo le posizioni cercate da aziende di un certo rilievo nel mio settore in Nord Europa, il requisito essenziale è proprio l'esperienza lavorativa che io - seppur abbia lavorato saltuariamente per mantenermi in altri ambiti - non ho;
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dato che vorrei comunque andare all'estero in futuro passata la questione Covid (per tutta una serie di motivi economici, sociali ed ambientali su cui non voglio dilungarmi), fare un PhD e poi emigrare all'estero dovrebbe comunque consentirmi una maggiore considerazione ed opportunità, specie in aziende di un certo rilievo. Sicuramente all'estero con un PhD riceverei una considerazione decisamente maggiore di quella ricevuta da parte delle aziende italiane;
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sentendo i feedback dei coetanei laureatisi recentemente, purtroppo la situazione nel mondo del lavoro non è poi così allettante nel nostro paese, o meglio, questo è ciò che mi è stato riferito. I problemi sono in parte "economici" (anche si realtà da neolaureati è la normalità partire con cifre contenute), ma soprattutto sulle opportunità lavorative, che sono prevalentemente legate al mondo delle consulenz
Pero, purtroppo ho accumulato tante cose che voglio portare a casa (Santiago, Chile). Quale è la forma più economica d'inviare roba pesante? Stimo in totale intorno a un quintale.
Ho appena fatto richiesta per uno spazio web istituzionale (unina.it) per creare un sito per il mio gruppo di ricerca. Il database dovrebbe essere MySQL, la prima cosa a cui ho pensato è stato WordPress ma il sito sembrerebbe più un blog che uno sito istituzionale.
Vorrei creare qualcosa di semplice ma accattivante, con semplicemente la presentazione del gruppo di ricerca, le persone, le pubblicazioni, i progetti, ecc.
Ho visto altri siti simili su unina, alcuni fatti ad esempio con Joomla ma non mi piacciono né strutturalmente né graficamente.
Avete qualche consiglio? Magari qualche template....
PS. Non sono un informatico anche se ho una discreta esperienza nel campo
Ciao ragazzi!
Come da titolo, negli ultimi mesi spesso mi ritrovo a dover cercare "come si vive a X" perché sono in un periodo della vita in cui sto valutando offerte di lavoro un po' da tutta Italia (per forza di cose, Nord).
Vivendo in provincia di Napoli, sono già in una zona particolare, perché adoro il clima e la cultura (gli aspetti positivi), ma allo stesso tempo non mi sopporto la scarsità di offerta lavorativa, l'arretratezza in molti campi, la qualità della vita ecc. ecc.
Nel mio caso in particolare, sto cercando informazioni su Pavia, perché sto valutando una buona offerta di lavoro dopo diversi colloqui già sostenuti con tale azienda.
La domanda 1 quindi la pongo a chi personalmente la conosce già: com'è vivere a Pavia? c'è vita? possibiltà di socializzare? com'è nel weekend? per i giovani?
Ho avuto modo anche di incontrare suddetta azienda da vicino, e quindi ne ho approfittato per fare un veloce in giro in centro... A chiedere agli altri le opinioni sono contrastanti: c'è chi la definisce dormitorio di Milano, c'è solo nebbia, molta noia, e chi invece la difende perché tutto sommato è una bella cittadina a misura d'uomo.
Ne approfitto per discutere più in generale su questo topic: come si fa quando uno vuole cambiare vita in città X? Come ci si informa per capire se potrebbe piacere o meno? A parte trascorrere un periodo lì, ovviamente.
Ciao ragazzi, mi sono da poco laureato al politecnico ed avendo trovato lavoro in città ho deciso di cercare casa e rimanere. Sto facendo però un po' fatica a trovare un appartamento serio in mezzo a tutto lo scam ed agenzie inesistenti.. Conoscete qualcuno che affitti a max 600€ a Santa Rita o dintorni?
Un saluto a tutti.
Bazzico da qualche giorno per questa comunità, leggendo un po’ di tutto (principalmente discussioni riguardanti mutui, affitti, etc); ho imparato qualcosina ma non abbastanza (com'è ovvio) e vorrei farvi una domanda, sperando di non far adirare nessuno: ho poco più di vent'anni, mai messo il naso nel settore immobiliare, mai aperto un mutuo, mai vissuto un certo tipo di mondo, di discorsi e prospettive. Spero di attirare l’interesse dei più navigati fra voi senza infastidirli.
Sintesi
Abito a Busto Arsizio, vorrei trasferirmi ma non stare in affitto. Acquistare prima casa a Busto o dintorni (Castellanza, Olgiate, etc) potrebbe andare ma a parità di costo/opportunità-rischio/rendimento dell’investimento preferirei abitare a Milano. Sono giovane e convivrei volentieri, perciò ho pensato che potrei alleggerirmi economicamente affittando una o più stanze, ad esempio a studenti, cercando per quanto possibile di venire incontro alle rate del mutuo, e se fosse possibile pareggiarle o persino eccederle sarebbe chiaramente ottimo.
Questo, ragionando per un periodo di anni consecutivi, in quali città e zone nei mercati immobiliari di (VA) e (MI) è possibile con una certa stabilità temporale? Quali consigli? Città Studi, Liuc, altre zone di Milano...etc…?
L’idea che mi pizzicava la fronte, considerando la mia situazione, le mie preferenze e le mie scarsissime conoscenze, è quella di acquistare a Milano, zona Città Studi, con un mutuo di 30 anni al 100% con fondo Prima Casa, tasso 1.15% fisso, 250mila€ di mutuo e massimo 300€ totali, 820€ di rata (per poi eventualmente affittare una/due? stanze). Certo che con tali cifre importanti il mercato che sto guardando offre la relativa miseria…dovrei riflettere a fondo prima di lanciarmi. Non ho nessuno con cui ragionare o confrontarmi, la simpaticissima direttrice della banca ha fatto “soltanto” il suo lavoro, settimana prossima dovrei vedere la commercialista, dopo di che non saprei a quale altra figura rivolgermi, dal momento che i miei genitori e conoscenti vari non ne capiscono più di me.
Analisi per i più arditi. Nomi delle variabili di fantasia.
Ragionavo sulla questione più o meno così. Prendo il valore mensile delle spese complessive
SC = [Rata del mutuo + spese condominiali + IMU (sarò esente) + spese straordinarie + non so quali altre spese legate all'immobile],
lo moltiplico per il coefficiente che mi dice mediamente quante mensilità su di un anno sono affi
... keep reading on reddit ➡Sei un capogilda di WoW alla ricerca di nuove reclute?
Stai mettendo insieme un team per scalare le classifiche di LoL?
Ti serve aiuto per raggiungere la vetta su Apex?
Sei nel posto giusto.
Questo thread è un contenitore per tutti quelli che cercano persone con cui giocare, sia per competizione o anche solo per fare gruppo.
Che sia una gilda, un party o anche una sola persona per giocare coop, potete postare qui per cercare gente ed entrare in contatto con altri giocatori.
Il thread rimarrà pinnato fino a Venerdì, giorno in cui verrà sostituito dal thread degli Italian creators.
Inoltre vi ricordiamo che siamo anche su Discord e Telegram! Trovate i link nella barra laterale.
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Buonasera ritaliani,
Oggi voglio creare una discussione intorno agli assegni di ricerca, strumento che bazzica le università e gli istituti di ricerca e rivolto non solo ai dottori di ricerca, ma anche a laureati magistrale.
Questo tipo di contratto è esente IRPEF e permette di maturare contributi, di cui a carico dell'assegnista sono 1/3 del 34,23% dell'importo lordo. Inoltre una legge in materia, la legge 240 art.22 disciplina l'importo minimo lordo annuo dell'assegno di ricerca, fissato a 19.367€.
Sembra tutto rose e fiori così e per questo chiedo le vostre storie con gli assegni di ricerca, come vi siete trovati? Che condizioni lavorative avete trovato e soprattutto, quel limite minimo è davvero rispettato?
A voi
Ciao a tutti,
in questi giorni mi stavo chiedendo in cosa consiste un phd e mi piacerebbe avere maggiori informazioni da qualcuno che ci e' già' passato. Sono uno studente che sta per completare la triennale in informatica, adoro la infosec e desidererei se possibile continuare a rimanere nell'ambito accademico anche alla fine del mio percorso di studi. Ho sentito( e letto) tuttavia un sacco di commenti negativi in merito alla ricerca (publish or die e simili) e sinceramente sono dubbioso se cercare un posto di lavoro che mi permetta di crescere e continuare ad imparare oppure se proseguire nell'ambito accademico.
Chi di voi ci e' già' passato che cosa mi consiglia?
Ciao a tutti!
Mi sono laureato in Ingegneria Informatica Magistrale da poco. Il professore con cui ho fatto la tesi mi ha offerto un assegno di ricerca della durata di un anno, credo con l'obiettivo di fare il bando a Settembre per il dottorato. Sarò un po' prevenuto io per lo stato della ricerca qui in Italia o semplicemente non ho granchè voglia di rimettermi a studiare, ma l'ipotesi di fare quest'ultimo non mi convince granchè.
Personalmente mi sento più indirizzato a lavorare in ambito aziendale che fare ricerca "pura". Lo so perchè sto lavorando part-time come progettista e sviluppatore da un bel po' di tempo in una piccola azienda nel mio paese, nella quale mi è stato proposto di passare a tempo pieno; inoltre feci già un tirocinio in un'azienda più grande per la tesi triennale. In entrambi i posti mi sono trovato bene.
C'è qualcuno che ha esperienze a riguardo e potrebbe chiarirmi un po' le idee? Cosa fareste al mio posto?
Grazie mille in anticipo e buon 2018!
I due titoli sono equiparati in tutto e per tutto?
Ciao a tutti,
Ho intenzione di iniziare il dottorato il prossimo autunno, e mi piacerebbe andare a vivere con il mio compagno. Mi chiedevo se il dottorato sia considerato, ai fini di un contratto di affitto, come un lavoro a tempo determinato o meno, e, in particolare, se sia necessario un garante. Per caso qualcuno ha avuto un'esperienza simile alla mia?
