Mi capita spesso di entrare nelle librerie Feltrinelli e di notare la piacevole musica che c'è di sottofondo.
Per caso qualche dipendente (oppure no) sa se è in vendita un CD con la "playlist Feltrinelli"?
Non saprei nemmeno indicare il tipo di genere musicale (purtroppo sotto questo punto di vista sono ignorante)
Salve gente, settimana scorsa ho comprato da Esselunga due libri della Universale Economica Feltrinelli a 9,90 €. Lì per lì ho preso e detto grazie, ma ora mi è venuta la pulce all'orecchio e chiedo a voi come si configura questa offerta vista la nuova legge che stabilisce il tetto massimo degli sconti al 5%. Questa legge, che non so se sia già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, prevede la facoltà per le case editrici di alzare il tetto massimo al 20% per un mese all'anno (Dicembre escluso). Le info le ho prese da questo articolo del Post. Ho notato che sul retro di questi due libri non c'è stampato un prezzo. E non c'è stampato un prezzo neanche su due libri di cucina della Newton Compton che ti tiravano dietro all'Auchan tempo fa, ben prima della nuova legge, sempre con lo stesso meccanismo: paghi pochi euro ma devi prenderne due. Su altri libri della Economica Feltrinelli che ho in casa il prezzo stampato invece c'è. Deduco che per offerte forfettarie del genere, il prezzo di copertina non ci deve essere, o forse non ci deve essere se chi vende i libri non è una libreria.
Ipotesi suggerite dalla pulce: è questo il mese scelto da Feltrinelli per permettersi il tetto più alto? Basta non mettere un prezzo di copertina et voilà aggirata la legge? Tecnicamente non è uno sconto perché al pubblico non viene mostrata nessuna percentuale di sconto?
Come ho accennato nel primo articolo riguardante il Progetto Risorgimento della Fondazione Feltrinelli – Il Risorgimento nei fondi della Fondazione Feltrinelli Prima parte – sono cinque le sezioni che compongono il percorso di studio delle vicende risorgimentali. La seconda sezione, Fare gli Italiani
>è dedicato alla trasformazione sociale ed economica della nazione unita.
Accanto alla religione politica del processo risorgimentale si definiscono i temi che caratterizzeranno i nodi strutturali della società civile in Italia*: l’emergere della questione meridionale e i processi di auto-organizzazione di tutela, di* protezione e di mutualismo*, che riguardano il mondo del lavoro e si diffondono, a partire dagli anni Cinquanta, soprattutto in alcune aree del Paese (Piemonte, Emilia).*
Un fenomeno, quello dell’associazionismo del mondo del lavoro, che riprende temi, suggestioni ed esperienze in corso negli stessi anni in Francia, Regno Unito, Germania, Belgio.
Sulla questione meridionale la Fondazione ci regala testi di Giuseppe Bennici, Achille Bizzoni, Jessie White Mario, Giuseppe Garibaldi, Giovanni Del Greco, Sebastiano Cammereri Scurti, Cecchi Eugenio, Lelio Basso (su Carlo Pisacane) e altri.
Ricchissima la bibliografia sul Mutuo Soccorso. Delle Società di Mutuo Soccorso ho detto qualcosa in un altro articolo, perciò per le linee essenziali rimando a: Opuscoli dell’associazionismo toscano nei fondi della Biblioteca Nazionale di Firenze.
La documentazione offerta dalla Fondazione allarga però lo sguardo dai primi anni del Risorgimento e dell’Unità nazionale fino ai primi anni del Novecento: entrano dunque in questo percorso opere di studiosi attenti a realtà straniere come quelle di Gustavo Strafforello e le opere del composito gruppo dei “socialisti della cattedra” con lavori di Ugo Rabbeno, Emilio Morpurgo, Luzzatti. Non mancano esponenti studiosi e statuti di associazione di area cattolica.
In conclusione, le 113 opere di questa seconda parte offrono uno sguardo a tutto tondo sulla nascita e sul formarsi del movimento operaio e sulle sue prime organizzazioni. Un viaggio che può dirci ancora molte cose e offrire spunti di
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